L’età di mezzo
L’adolescenza: non un ponte da attraversare, ma una terra da abitare
C’è una falsa credenza diffusa tra molti genitori, spesso pronunciata con un misto di rassegnazione e speranza: “Non vedo l’ora che questa adolescenza finisca”. Come se fosse un ponte instabile, un tempo di passaggio da sopportare, in attesa di una terra più solida. Ma l’adolescenza non è un corridoio vuoto, né un limbo da attraversare. È una stagione fondamentale della vita, una terra fertile dove si formano le radici più profonde del sé e si tracciano le linee del futuro.
L’adolescente non è un “ad-ulto in costruzione” o un semplice progetto da completare. È già una persona, con pensieri, emozioni, sogni e contraddizioni, che merita rispetto e ascolto. Durante l’adolescenza, si sperimenta il mondo in tutta la sua complessità: si intrecciano i primi rapporti significativi, si affrontano i dubbi più profondi, e si gettano le basi per quella che sarà la personalità adulta. Ogni crisi, ogni ribellione, ogni slancio creativo è un tassello di questo grande mosaico.
Liquidare l’adolescenza come un “passaggio da superare” significa rischiare di fraintendere il valore unico di questo periodo. È il momento in cui si pongono le domande più autentiche: Chi sono? Cosa voglio? Come mi relaziono con gli altri?. È l’età della scoperta, ma anche dell’incertezza, e proprio per questo richiede pazienza e amorevolezza.
Ai genitori che “non vedono l’ora che finisca” vorrei dire: fermatevi. Respirate. Guardate vostro figlio negli occhi. Invece di desiderare che cambi o che cresca più in fretta, provate a essere presenti nella sua vita oggi. L’adolescenza è una tappa fondamentale, un dono che contiene in sé il potenziale di un futuro che, senza il radicamento in questo presente, rischia di rimanere vuoto.
Come diceva Carl Gustav Jung: “L’adolescenza è un tempo in cui l’ombra del futuro proietta la sua luce sul presente”. Non ignoriamo quella luce, non oscuriamola con la fretta di arrivare al domani. Perché il vero viaggio della vita non è mai da un punto A a un punto B, ma è il modo in cui abitiamo ogni momento, compreso questo.