Educare la percezione
Molto spesso ci lamentiamo del fatto che gli adolescenti non siano capaci di ascoltare gli adulti.
Tuttavia, siamo noi stessi realmente capaci di ascoltare?
Riusciamo ad abbandonare il nostro ego per comprendere l’altro?
Siamo in grado di lasciarci permeare da parole ed emozioni, condividendo queste esperienze con gli altri?
Siamo figli del pensiero cartesiano, che ritiene la conoscenza del nostro corpo subordinata alla comprensione tramite concetti, considerando il soggetto come un agente epistemico puro. Dimentichiamo, però, che la percezione è un’esperienza im-mediata del mondo, che può essere educata. Una pedagogia della percezione non è semplicemente l’indagine su come educare la percezione o su come la percezione entri nell’educazione del soggetto. È, più originariamente direbbe Heidegger, ricollocare la percezione all’interno del processo formativo del soggetto esistente, anzi nel processo formativo che ogni soggetto, in quanto esistente, è.