Post-narcisismo
Come sostiene Matteo Lancini, “La famiglia post-narcisistica fatica ad avvicinarsi ai bisogni del figlio, tentando invece, senza volerlo, di entrare nella sua mente, spiegandogli come è fatto e come si sente”.
Il passaggio dal paradigma narcisistico a quello post-narcisistico in ambito familiare segna una svolta significativa nelle dinamiche relazionali. Questo cambiamento può essere visto come una sorta di filo conduttore che ci guida fuori dal labirinto dell’egocentrismo collettivo, ma che, contemporaneamente, rischia di intrappolare le nuove generazioni in un altro tipo di egocentrismo, mascherato da affetto e comprensione.
Nel tentativo di essere più affettive e allineate ai desideri dei figli, le famiglie post-narcisistiche si sforzano di rispecchiare le aspirazioni e le inclinazioni dei giovani. Questo sembra un passo verso la libertà, distanziandosi dalle rigide aspettative di conformità e successo del precedente modello narcisistico. Tuttavia, si cela un paradosso in questa nuova configurazione: nel cercare di capire e validare i bisogni dei propri figli, i genitori post-narcisistici possono, senza rendersene conto, sovrapporre le proprie aspettative e proiezioni.
Di conseguenza, i giovani sono spinti a inseguire bellezza e successo, non tanto perché questi obiettivi nascano da un loro autentico desiderio, né perché siano guidati dagli ideali plasmati dagli adulti, bensì perché gli adulti richiedono che essi perseguano il successo come se fosse un obiettivo che loro stessi desiderano.
Questa dinamica può creare un ambiente in cui i desideri dei figli sono in realtà un riflesso distorto di ciò che i genitori pensano che debbano essere. In questo scenario, i giovani possono trovarsi in difficoltà nel distinguere tra i propri veri desideri e quelli che credono di dover perseguire per soddisfare le aspettative altrui.
Il problema centrale della famiglia post-narcisistica, quindi, è la difficoltà nel riconoscere e rispettare l’indipendenza e l’autonomia dei figli senza imporre loro le proprie inclinazioni e aspettative non espresse. I genitori, pur agendo con le migliori intenzioni, possono finire per limitare l’individualità dei figli con le proprie proiezioni non dichiarate.
La transizione verso un modello familiare post-narcisistico richiede una profonda consapevolezza e un delicato bilanciamento. Solo attraverso un dialogo autentico, basato su ascolto e comprensione reciproci, si può evitare il rischio di imporre una visione egocentrica e aiutare i giovani a sviluppare e realizzare la loro unica e personale identità, libera da aspettative esterne.