Un ambiente accogliente

Un ambiente accogliente

Quando genitori di adolescenti mi chiedono da dove partire….

Nel tessuto dell’esistenza, l’educazione di un adolescente è paragonabile all’atto di tessere insieme fili di diverse texture e colori per creare un arazzo complesso e magnifico. Questo processo di tessitura richiede abilità, pazienza e un’intima comprensione dei materiali a disposizione, proprio come lo sviluppo di un ambiente familiare che promuova la crescita degli adolescenti richiede ascolto, comprensione e sostegno.

Il coaching e l’educazione non sono semplici trasmissioni di sapere, ma l’arte di ascoltare le melodie spesso silenziose del divenire adolescenziale, un periodo di transizione tra l’innocenza della fanciullezza e la consapevolezza adulta. È in questo interstizio che si coltiva il giardino dell’anima, dove ogni giovane è come un seme che porta in sé un potenziale incommensurabile, che aspetta solo di germogliare sotto il sole dell’attenzione e della cura.

Il concetto di ambiente familiare diventa un microcosmo della società, un laboratorio vivente in cui si sperimentano i principi di libertà e responsabilità. L’ascolto attivo diventa un esercizio di presenza, dove ascoltare significa essere completamente immersi nel momento con l’altro, riconoscendo la sacralità della loro esperienza individuale.

La resilienza è la filosofia del bambù che si piega ma non si spezza sotto il peso delle tempeste. È un insegnamento senza parole che parla della forza che emerge non dall’indurire, ma dal rimanere flessibile e aperto alle lezioni della vita. La capacità di affrontare le sfide, quindi, è meno una costruzione esterna e più una rivelazione interna di forza e determinazione.

Il ruolo dei genitori, coach ed educatori è filosoficamente simile a quello del filosofo-guida di Platone, colui che non insegna contenuti, ma piuttosto illumina i sentieri che conducono alla conoscenza di sé. In questo processo, gli adolescenti non sono solo studenti, ma pellegrini in un viaggio che scopre la mappa del proprio destino, con i genitori e gli educatori come compagni di viaggio che forniscono lanterne di saggezza lungo il cammino.

Creare un ambiente che promuova la crescita degli adolescenti, allora, è molto più che una pratica educativa; è un atto filosofico che riconosce e celebra l’atto stesso del divenire, un invito a partecipare al grande dialogo dell’essere e un omaggio alla potenza trasformativa dell’ascolto, dell’accettazione e dell’amore incondizionato.